E se la parola d’ordine fosse prossimità?
Sembra un paradosso di questi tempi parlare di prossimità quando si promuove da mesi il distanziamento come misura per sconfiggere la pandemia, eppure sembra essere la parola più azzeccata per cercare di superare gli effetti di questa pandemia, quanto meno in termini economici.
Il quadro della situazione attuale
Il mondo ha vissuto uno stop ai viaggi internazionali senza precedenti.
Il traffico internazionale di passeggeri si è quasi azzerato e tutte le regioni hanno registrato un calo superiore al -98% secondo quanto rilasciato da ACI (Aiports Council International) nelle rilevazioni traffico fino ad Aprile, il mese più colpito a livello globale.
Dati drammatici non solo per il settore aereo ma per tutto il turismo e l’indotto che ne consegue.
Frontiere ancora chiuse in alcuni paesi, quarantene richieste all’arrivo ed importanti misure di sicurezza che segnano tutta l’esperienza di volo sono forti deterrenti per dare il via alla mobilità internazionale in maniera consistente.
Dall’ultimo sondaggio svolto da IATA (International Air Transport Association) a Giugno il sentiment dei passeggeri rimane basso per i voli internazionali.
I viaggiatori sono diventati più cauti sulle intenzioni di volo, il 45% pensa riprendere a volare 2 mesi dopo il contenimento della pandemia ma la maggioranza non pensa riprendere prima dei prossimi 6 mesi.
Per tornare ai livelli del 2019 si dovrà attendere il 2023
IATA stima infatti una progressiva ripresa dal Q3 e Q4, ma per arrivare ai livelli del 2019 bisognerà aspettare il 2023.
Uno scenario confermato anche da UNWTO (United Nations World Tourism Organization).
Alessandra Priante, Direttore Europa UNWTO, durante un webinar organizzato da Global Blue Italia con tavolo di discussione sul tema del Made In Italy di Lusso come meta turistica, ha rivelato il loro disegno di 3 scenari riguardo gli arrivi internazionali di turisti, di cui il più ottimista segnala il -58%, percentuali che arrivano fino a -78% nella più negativa delle 3 ipotesi rappresentate.
Solo a Milano le perdite si aggirano intorno a circa 6 milioni di turisti internazionali in meno per quest’anno.
Secondo dati 2019 di Montenapoleone District il distretto è frequentato ogni giorno da oltre 25.000 visitatori di cui l’80% di questi è di origine extra-europea e soprattutto cinese, ma quest’anno questa importante leva di turisti / consumatori viene a mancare.
La valorizzazione delle risorse locali
Molte sono le iniziative a supporto delle aziende per aiutarle a raggiungere questo target nei paesi di origine, come ad esempio webinar Pavillion Italia, nato dalla collaborazione di Montenapoleone District e Tencent per supportare le aziende del “made in Italy” nell’intero ciclo di vendita tra Italia e Cina, soprattutto a livello tecnologico per le vendite online.
Ma non può dipendere solo da questo la sopravvivenza di svariati settori di prodotto che devono adesso ripensare il posizionamento e le strategie di vendita.
In attesa della ripresa del turismo internazionale si rende necessario dare nuova vitalità alle risorse locali sia come offerta sia come target di riferimento.
Se da un lato vediamo i voli internazionali in lenta ripresa una nota di positività arriva invece dalla mobilità nazionale ed europea che da Giugno ha visto aumentare la domanda a causa dell’allentamento delle restrizioni, come abbiamo evidenziato precedentemente nell’articolo sulla ripresa degli aeroporti Italiani.
Turismo di prossimità
Il “nuovo” turista su cui puntare per il rilancio dell’intero ecosistema delle economie locali è il turista Italiano / Europeo, un turismo di prossimità.
Amministrazioni regionali, ma anche i vettori di trasporto e le strutture di accoglienza, stanno svolgendo un importante lavoro di promozione del turismo territoriale spesso rivolgendosi ad un target ancora più ristretto all’interno di un’area circoscritta alla propria regione.
Proprio per dare espressione alla valorizzazione delle risorse locali, il Comune di Milano, insieme ad altri comuni Lombardi, ha annunciato in un comunicato stampa del 14 luglio la campagna “Why Not” sviluppata intorno al concetto “Quest’estate voglio andare vicino. Why not?”.
La campagna che invita a visitare territori vicini e spesso poco conosciuti è stata declinata in affissione (OOH) e post sui social.
Il connubio affissione + social per raggiungere il target di prossimità
Un connubio affissione + social di cui abbiamo accennato più volte ed in cui crediamo fortemente come soluzione vincente per promuovere i brand e dare una spinta alle vendite, soprattutto quando è richiesta una call to action in un’area ben definita come può essere il quartiere o addirittura intorno ad un punto vendita.
Nessun mezzo permette una segmentazione cosi definita come l’affissione e il digital.
I turisti / consumatori saranno i locali quindi anche le campagne pubblicitarie dovranno esserlo se i brand vogliono raggiungere questo nuovo target di prossimità!
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