OOH e QR code: perché oggi è utile

Tornando ad un nuova normalità a seguito del lockdown, ci siamo subito accorti come le nostre abitudini siano cambiate e come questo abbia influenzato anche il mondo della comunicazione e dei media.

Uno degli aspetti che ci ha incuriosito osservando le azioni quotidiane è proprio l’utilizzo dei QR code che sembravano ormai archiviati e obsoleti, ma che invece sono tornati in auge, per sostituire i menu ai tavoli dei ristoranti, le mappe dei musei, le audioguide, i biglietti aerei … limitando così la possibilità di contagi e perché no, anche lo spreco di carta.

Ecco che, ad un tratto, abbiamo riscoperto l’utilità di uno strumento che poteva sembrare vintage e un po’ macchinoso, rendendolo invece adatto a risolvere problemi di sanificazione o di riciclo.

Non per niente si tratta di un’invenzione tutta giapponese, paese efficientissimo per vocazione.

Ma non solo. I QR code possono anche essere di enorme aiuto in comunicazione e in particolare in Out of Home.

Come possono essere sfruttati i QR code nella Out of Home?

Ora che sono entrati maggiormente a fare parte nell’uso quotidiano possiamo dare libero sfogo alla creatività!

Il nostro appello si rivolge quindi a tutti i creativi e ai graphic designer che faticano a comprimere le loro idee in un minuscolo spazio vitale – quello delle specifiche tecniche di una pensilina o una pagina di magazine – con i QR code potranno accogliere gli utenti o il target della comunicazione in uno spazio virtuale di realtà aumentata, in una piattaforma di gaming o dare vita a proiezioni di video emozionali.

O ancora, in maniera meno poetica, ma sicuramente più pragmatica, i QR code applicati sulle affissioni possono rimandare a siti e-commerce, a coupon digitali con sconti, al percorso su Maps che conduce al negozio più vicino

Insomma, qui si può davvero dare sfogo alla creatività.

Lo hanno già fatto molti brand in passato e a quanto pare questa tendenza si sta confermando come sostiene anche Jonathan Acton, Head of Creative Delivery di Clear Channel UK  e autore dell’articolo Don’t touch! The changing face of interaction in OOH.

Immagine tratta da: Linkedin

Naturalmente il QR code deve essere pensato per una fruizione agile nel caso dell’Out Of Home e Digital Out Of Home. Sarebbe complicato riuscire ad inquadrare un QR code applicato sulla creatività di un autobus in corsa, oppure… perchè no? potrebbe essere un’idea per un giochino engaging con gli utenti! 😉

Voi cosa ne pensate?

Scriveteci se avete in mente di abbinare alla vostra creatività un’attività di questo tipo e vi sapremo orientare nella scelta dei giusti formati media. Autobus sì o autobus no? La risposta è: dipende! 😉

Scriveteci per una consulenza gratuita all’indirizzo welcome@mediakeys.it

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