In cima ai pensieri del cliente solo lavorando sulla brand awareness
Per arrivare al cuore dei tuoi clienti devi lavorare sulla brand awareness, sulla notorietà del tuo marchio.
Vogliamo essere riconoscibili e “ricordati” sempre: la nostra strategia di comunicazione è volta a migliorare il grado di consapevolezza del nostro target, in modo da essere la prima scelta in caso di acquisto, soprattutto online.
La brand awareness va curata ogni giorno e implementata. Gli strumenti a disposizione per far questo sono molti, forse troppi, e tanti sono i touch point. La strategia di comunicazione deve individuare i canali giusti: dai social network alla SEO e content marketing, ai loyalty program.
Ma perché non uscire dal web per entrare nel mondo reale, fisico per dire a gran voce che esistiamo?
Grandi marchi lo hanno già fatto: da Google a Spotify e Satispay ma anche e-commerce come Zalando, JustEat e altri ancora.
La pubblicità out-of-home, del resto, non è solo «in mezzo alle persone, dove le persone sono e si muovono», come ha ribadito Rinaldi.
OOH: per raggiungere i consumatori oltre gli schermi
Da sempre questo tipo di advertising ha il pregio di raggiungere i consumatori e gli utenti finali lontano dai soliti schermi su cui si aspettano di essere destinatari di messaggi e contenuti pubblicitari, condizione che contribuisce quasi sempre ad abbassarne il livello e la soglia di attenzione.
Se ben pensata e con la dose giusta di creatività, insomma, una campagna di OOH è «emozionale e riesce a ingaggiare meglio le persone», ha aggiunto Rinaldi.
Un esempio “virtuoso” viene, proprio in questo senso, da come le case automobilistiche stanno utilizzando la DOOH per creare «contenuti dinamici» e uno «storytelling più autentico».
Come lo ha definito ancora Sven De Smet di Volvo, per coinvolgere i potenziali clienti: su un video wall in strada o alla fermata della metro, infatti, si può far passare tutto, anche le immagini in diretta del drive test di un nuovo modello in uscita e delle reazioni del tester.
Senza contare che sfruttando i vantaggi del programmating e dell’acquisto in tempo reale degli spazi si riuscirebbero a creare messaggi davvero personalizzati e su misura, che rafforzano ed enfatizzano l’incontro tra brand e consumatore e creano tra i due una sorta di intimità.
Tra i vantaggi, più tradizionali, dell’out-of-home c’è comunque anche la sua scalabilità.
È una forma di advertising che si adatta a business dalle dimensioni e dalla natura diversa, dal momento che anche investimenti e budget sono in tutto e per tutto modulabili.
Ci sono ovviamente anche vantaggi soft e per la percezione del brand in un investimento di questo tipo: dal momento che si tratta di una forma piuttosto tradizionale di adv, infatti, gli utenti tendono a considerare più affidabili e più in generale con un posizionamento migliore i brand che investono ancora in pubblicità outdoor.
Fonte: Inside Marketing – https://bit.ly/3eR2nB3